Legambiente, il dossier Goletta del fiume Sarno

fiumesarno-strianoDomani, mercoledì 30 novembre, alle ore 10, all’Università degli Studi di Salerno, presso il Campus di Fisciano, sarà presentato il dossier Goletta del Fiume Sarno, la campagna di monitoraggio promossa da Legambiente Campania e realizzata dal circolo Legambiente Valle del Sarno e altri circoli del bacino in collaborazione con Hach. Saranno diffusi i risultati del monitoraggio chimico effettuato sul fiume Sarno, i suoi affluenti e alcuni corsi d’acqua secondari che presentano significative criticità.

L’appuntamento è presso il Dipartimento di Chimica e Biologia “Adolfo Zambelli” (Stecche 7 e 8 Stanza n. 51 – Terzo Piano) nel corso di un seminario con gli studenti del Corso di laurea in scienze ambientali. Saranno presenti, tra gli altri, Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania; Placido Neri, direttore Dipartimento Chimica e Biologia; Giorgio Zampetti, responsabile scientifico Legambiente.

Il bacino del fiume Sarno copre un territorio di 483 kmq (pari al 5% della superficie della Regione Campania), 3 province, 38 comuni nei quali si concentrano la significativa pressione demografica, la mancanza di infrastrutture fognarie-depurative primarie, le contraddizioni del sistema produttivo agricolo e industriale che oscilla tra eccellenze e illegalità, la diffusione piccoli e grandi ecoreati in tutto il bacino, l’inefficacia della pianificazione urbanistica, e la complessità della gestione del rischio idrogeologico.

Negli scorsi anni il Fiume Sarno è balzato spesso agli onori della cronaca internazionale a causa del gravissimo inquinamento; dopo anni di battaglie ambientaliste, nelle quali Legambiente è stata protagonista, si sono succeduti Commissari Straordinari, Commissioni Parlamentari di inchiesta e numerosi atti amministrativi straordinari ed ordinari che hanno portato alla realizzazione di alcune significative opere, ma tanto ancora resta da fare per raggiungere una qualità ambientale accettabile.

Comunicato stampa Legambiente Campania

Foto dalla rete

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*